La causa, come dice il nome, è legata ad un’eccessiva produzione di sebo che provoca o velocizza la caduta dei capelli.
I sintomi che accompagnano l’alopecia seborroica sono il prurito, il dolore al cuoio capelluto, forfora grassa che si desquama.
L’eccessiva attività delle ghiandole sebacee è determinata da scompensi ormonali o dall’attività di un enzima chiamato 5-alfa-reduttasi che converte il testosterone in diidrotestosterone (DHT).
La quantità di questi enzimi convertitori e dei recettori che catturano gli androgeni (testosterone) presenti sul cuoio capelluto varia da caso a caso e influenza la quantità di sebo prodotto.
La gravità con cui si manifesta l’alopecia seborroica dipende da come gli enzimi e i recettori sono distribuiti sul cuoio capelluto.
Sia negli uomini che nelle donne i livelli di 5-alfa-reduttasi sono molto maggiori sui follicoli dell’area temporale, frontale e del vertice, che non in quelli della zona parietale e occipitale.
La differenza sta nel numero di recettori presenti nei follicoli che nelle donne è molto minore che negli uomini e per questo motivo sono meno soggette a seborrea e capelli grassi.
Nelle donne il difetto può comunque verificarsi e si lega in genere ad alterazioni ormonali o digestive.
Per questo motivo, in presenza di caduta capelli accompagnata da seborrea, non è semplice capire fino a che punto il DHT sia la causa comune di entrambi i fenomeni e dove, invece, il sebo in eccesso diventi a sua volta causa rilevante dell’alopecia per la sua specifica capacità di ostruire i follicoli piliferi alterando la ricrescita dei capelli.
In termini pratici ciò si traduce in quadri di alopecia androgenetica che si sovrappongono e coesistono con l’alopecia seborroica. Le componenti del sebo (colesterolo, trigliceridi, acidi grassi liberi, squalene, e sfingosina) provocano un’acidificazione del ph e quindi un’alterazione del metabolismo e del turn-over cellulare cutaneo, inoltre livelli alterati di sfingosina, un amminoalcol che controlla la proliferazione batterica, peggiorano la situazione portando sino a un quadro di dermatite seborroica.
Un’altra causa di questa patologia sembra essere legata a funghi del genere Malassezia in particolare Malassezia furfur (precedentemente conosciuto come Pityrosporum ovale) e Malassezia globosa, presenti in notevole quantità nelle zone colpite dalla seborrea. Tuttavia una precisa relazione con questo fungo non è stata ancora provata.
Nelle zone affette si riscontra un incremento della moltiplicazione cellulare, la produzione di sebo non aumenta ma esso cambia di composizione, così da irritare il cuoio capelluto. Inoltre i capelli possono divenire crespi, arruffati, non uniformi, e soprattutto molto oleosi.
Si presenta anche sul viso (attorno al naso e alla bocca, e sulle sopracciglia) e nei padiglioni auricolari.