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Area scentifica

Collaborazione scientifica del prof. Marco Toscani e del dott. Pasquale Fino, Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Policlinico Umberto I – Università “Sapienza” di Roma.

Cos’è la psoriasi e come si manifesta la psoriasi del cuoio capelluto

La psoriasi è una frequente dermatosi cronica eritemo-squamosa con squama tipica (psoriasica), circoscritta o diffusa.

La psoriasi è un problema del cuoio capelluto non annoverata tra le cause che comportano la caduta dei capelli.

Essa tende a essere confusa spesso con la dermatite seborroica a causa di alcuni sintomi in comune tra cui ricordiamo l’irritazione cutanea e la desquamazione con scaglie di forfora.

Concorrono al suo manifestarsi fattori per lo più ereditari. Il prurito al cuoio capelluto non è sempre presente.

La psoriasi è un’anomalia annoverata tra le malattie della cute. Essa può insorgere a qualsiasi età ed ha la stessa incidenza sia negli uomini che nelle donne. Le placche o scaglie forforose (simili a quelle della forfora) possono essere molto varie sia nello spessore che nell’estensione e si staccano facilmente. Sotto di esse la pelle, a causa dell’irritazione, si presenta infiammata e di colore rosso vivo.

La psoriasi si manifesta in forma più acuta durante il periodo invernale a causa del freddo che aggredisce la cute. Nel periodo estivo essa tende a regredire grazie sia all’esposizione solare che favorisce la trasformazione metabolica della vitamina, che per un miglioramento del tono dell’umore dovuto al miglioramento del clima.

I segni tipici della psoriasi del cuoio capelluto sono le chiazze rossastre coperte da accumuli compatti di squame color bianco-argenteo. Nelle forme più gravi queste manifestazioni si estendono a tutto il cuoio capelluto (psoriasi a “calotta” o a “caschetto”), e solo raramente raggiungono e superano il margine di inserzione dei capelli. Il prurito al cuoio capelluto non è un elemento sempre presente. Quando si manifesta esso è di lieve entità, tranne che nei casi più gravi quando può trasformarsi in una sensazione persistente di dolore alla cute dei capelli. Raramente la psoriasi determina caduta e perdita di capelli poiché il bulbo pilifero e la matrice dei capelli si trovano più in profondità nella cute e non vengono interessati dalla patologia che colpisce invece lo strato superficiale del cuoio capelluto. Una correlazione fra psoriasi e caduta dei capelli si innesca di rado.

Solo nei casi in cui le placche, combinandosi con un effluvio telogen già in atto, ne incrementano l’intensità, si assiste ad una caduta dei capelli.

Sintomi della psoriasi

I sintomi della psoriasi variano a seconda del tipo di psoriasi da cui si è colpiti.

La psoriasi guttata è caratterizzata da lesioni simili a piccole pustole. I sintomi comprendono prurito e macchie rosate sulla pelle che possono essere ricoperte da scaglie. Le macchie tendono a comparire in particolar modo su braccia, gambe e tronco, ma meno a livello del cuoio capelluto. La psoriasi guttata colpisce sopratutto persone al di sotto dei 30 anni.

La psoriasi flessurale si localizza a livello delle pieghe della pelle come le ascelle, l’area genitale, le pieghe del seno, lo scroto ed il pube. Le zone colpite si arrossano e risultano infiammate, ma non si formano squame poiché risultano essere zone molto lubrificate. Questo tipo di psoriasi non colpisce il cuoio capelluto.

Nella psoriasi comune abbiamo una psoriasi caratterizzata da “placche” o “squame” biancastre attaccate alla cute. Essa è la forma più diffusa e solo di rado si localizza esclusivamente a livello del cuoio capelluto.

La psoriasi pustolosa è così denominata a causa delle pustole che ricoprono la aree della cute che risultano colpite. Possono essere presenti sia stati febbrili che presenza di pus.

Nella forma di psoriasi esfoliante l’intera superficie cutanea viene coperta da eritemi e minute squame che si staccano facilmente. Questa forma acuta di psoriasi è la più grave poiché interessa  tutta la superficie cutanea.

La psoriasi rossa si manifesta con un arrossamento intenso localizzato in aree limitate dove si produce un ispessimento della pelle su cui si forma uno strato di squame biancastre. In questo tipo di psoriasi abbiamo assenza di prurito e dolore a livello cutaneo.

La psoriasi eritrodermica è una forma grave di psoriasi. Essa generalmente interessa zone molto estese con forti arrossamenti ed eritemi accompagnati da intenso prurito. Questa forma di psoriasi di rado esordisce in questo modo sin dall’inizio. Può essere dovuta ad errori terapeutici e trattamenti sbagliati con conseguente degenerazione della psoriasi già esistente.

La psoriasi è una forma di dermatosi che è determinata in primis cause genetiche a cui si aggiungono concause che possono intervenire come fattori aggravanti o a sé stanti.

Tra esse annoveriamo le infezioni, l’esposizione solare, lo stress, i traumi, i farmaci, il tipo di alimentazione, il fumo ed infine l’alcool.

Trattamenti e cure per la psoriasi

Un trattamento utile ed efficace è dato da creme a base di calomelano da distribuire sul cuoio capelluto. Esso va massaggiato e lasciato agire in loco per due/tre ore prima di toglierlo mediante uno shampoo antiforfora.

Poiché la psoriasi ha un andamento per lo più cronico, con periodiche riacutizzazioni seguite da fasi di remissione, è utile evitare eccessi terapeutici (che possono generare gravi effetti collaterali) e sospendere periodicamente il ciclo di cura in modo da render la cura efficace ed utile ogni volta che si ripresenta la sintomatologia.

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Ciclo di vita del capello

Il ciclo di vita e la conseguente crescita del capello avviene alla velocità di 1-1,5 cm al mese. Il capello è un elemento vivente che segue un ciclo pilifero della durata media di 2-6 anni. Nell’uomo, al contrario degli altri mammiferi che sono sottoposti ad una muta periodica, questa evoluzione ciclica non è sincrona (quindi ogni capello è indipendente dagli altri). Una perdita fisiologica di capelli fino ad un massimo di cento al giorno è da considerarsi normale. I capelli crescono ciclicamente seguendo tre fasi: una fase di crescita chiamata anagen, una fase di regressione detta catagen ed infine un periodo di riposo detto telogen.

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Alopecia da radiazioni

Un’alopecia parziale o totale è estremamente comune dopo irradiazione della zona del cranio e può essere di tipo permante se il dosaggio di radiazioni totali è elevato.
L’alopecia è direttamente causata dal fascio di radiazioni che colpisce lo scalpo e quindi proprio per questo può prentarsi a macchie. I capelli hanno una bassissima resistenza alla trazione e tendono a cadere con intensa velocità sia negli uomini che nelle donne.

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Alopecia da Tricotillomania

a tricotillomania definisce una forma di alopecia data dalla trazione volontaria da parte del paziente che spezza il fusto del capello.
In genere, il paziente arrotola i capelli attorno a un dito, il gesto è saltuario al momento di andare a dormire o di concentrarsi su un compito, ma può diventare ripetitivo e ossessivo.
Effetto finale sono una o più aree di alopecia, solitamente di forma irregolare e bizzarre, nelle chiazze i capelli appaiono spezzati a diverse lunghezze, di colore e struttura normale e non si distaccano facilmente. Sedi elettive sono le regioni fronto-parietali dell’emilato corrispondente all’emisfero cerebrale dominante.

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Alopecia androgenetica o Calvizie

L’alopecia androgenetica è il tipo di alopecia più frequente, colpisce la maggior parte della popolazione maschile di razza bianca , sia pure con gravità diversa. E’ meno frequente in altri gruppi etnici. Spesso è presenta una familiarità per calvizie, ma l’assenza di altri familiari affetti non esclude la diagnosi. Il quadro è caratterizzato dalla progressiva caduta dei capelli nella zona del vertice, del margine frontale anteriore e della zona temporale.

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Perdita capelli (Telogen Effluvio)

Il termine Telogen Effluvium fu introdotto per la prima volta da Kligman (*) nel 1961 per indicare una caduta dei capelli di origine benigna ed acuta che fa seguito ad uno stress che può essere di tipo diverso, intenso e breve. Successivamente Rebora (**) ha introdotto il concetto di Telogen Effluvio cronico.

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Follicoli e bulbi piliferi

Il follicolo pilifero è una formazione di origine epidermica, affondata nel derma e formata dal pelo e dalle sue guaine.
La formazione dei follicoli piliferi è precoce. Essi iniziano a comparire già intorno al secondo mese di gestazione. Tali follicoli continueranno a formarsi per tutta la gravidanza. Infatti alla nascita il bambino avrà tutto il corredo di follicoli di cui è stato geneticamente dotato e da questo momento in poi non se ne formeranno più degli altri.
Il follicolo pilifero affonda nella cute seguendo una certa inclinazione, per questo motivo i nostri peli normalmente non sono diritti, ma sono leggermente inclinati.

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