L’autotrapianto standard prevede un numero fisso di unità follicolari, spesso tra le 3500 e le 5000, che vengono reinnestate in modo uniforme. Questo approccio potrebbe sembrare vantaggioso per chi cerca una soluzione rapida e dai costi contenuti, ma la realtà è che non tiene conto delle specificità individuali come l’età, la forma del viso, o l’andamento futuro del diradamento.
Il rischio è che il risultato finale risulti innaturale, con una linea frontale netta e “prestabilita” (uguale per tutti) che non si adatta all’unicità del paziente. Questo metodo potrebbe funzionare per alcuni, ma per chi desidera un risultato il più possibile invisibile e naturale, è importante valutare un approccio più personalizzato.