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Area scientifica

Caduta capelli: manifestazione, cause e prevenzione

Collaborazione scientifica del prof. Marco Toscani e del dott. Pasquale Fino, Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Policlinico Umberto I – Università “Sapienza” di Roma.

Un ricambio di capigliatura è considerato fisiologicamente normale quando la caduta di capelli si limita a circa cento capelli al giorno. Durante la vita, i capelli crescono, cadono e ricrescono circa venti volte. Ogni ciclo, soprattutto nel genere femminile, può durare fino a sei anni e se si riscontra una caduta di capelli entro queste tempistiche, essa è da considerarsi assolutamente fisiologica

In questo articolo parleremo di:

FisioloGia e patologia della caduta

Con il programma di indagine tricologica della Cesare Ragazzi Laboratories, grazie al Tricotest® e ad una visita dermatologica è possibile esaminare la caduta dei capelli e capire se si tratti di una perdita normale o di un problema di diversa natura.

Un aumento dei capelli che cadono, in particolare nelle stagioni della primavera e dell’autunno non deve far pensare a nulla di patologico e quindi destare preoccupazione, fino a che la quantità di capelli in caduta sia proporzionata alla loro densità abituale.

Si può iniziare a pensare di essere di fronte ad una anomalia nella caduta di capelli quando la quantità dei capelli in fase di caduta è visibilmente maggiore rispetto alla quantità dei capelli in fase di crescita. Spesso capita che questa caduta di capelli anomala sia causata da fattori temporanei – che possono essere ambientali, oppure legati a stress e cattiva alimentazione – ma se ci si rende conto che la perdita va ben oltre un tempo limitato, è bene andare alla ricerca di cause più profonde.

Salvo situazioni in cui i problemi di perdita dei capelli siano dovuti a cause mediche accertate con esami clinici, fare un esame del capello, come ad esempio il Tricotest® della Cesare Ragazzi Laboratories, si rivela utile per scoprire la presenza di anomalie del cuoio capelluto (come ad esempio forfora o seborrea che influenzino la salute e la caduta dei capelli e, di conseguenza, può essere importante per dare indicazioni su come agire con trattamenti localizzati che riportino la caduta ai limiti fisiologici.

Conoscere e prevenire la caduta dei capelli: tipologie di caduta dei capelli

La natura delle diverse modalità di caduta dei capelli non è semplice da identificare: può essere diversa in base alle zone del cuoio capelluto che colpisce e alle cause che l’hanno scatenata. Si distinguono dunque varie tipologie di caduta di capelli, ognuna delle quali ha un diverso grado di gravità, cause differenti e rimedi specifici.

– Nel genere maschile e femminile, la caduta dei capelli avviene in modi diversi: la stempiatura è tipica della perdita e nel diradamento dei capelli nell’uomo, mentre nella donna il diradamento avviene con più frequenza su tutto il cuoio capelluto.

– L’alopecia può essere reversibile (temporanea) o permanente, con morte dei follicoli piliferi (cicatriziale)

– Quando la caduta dei capelli, seppur anomala, risulta reversibile, si parla di telogen effluvium

– Il Telogen Defluvium è invece una caduta di capelli definitiva, che vede la progressiva perdita del follicolo pilifero

– Quando i capelli cadono in maniera più abbondante ma fisiologica in primavera o autunno siamo di fronte ad una caduta dei capelli stagionale

– Sono sempre di più le persone molto giovani che vengono colpite da calvizie precoce, rendendo il fenomeno della caduta capelli giovanile davvero molto diffuso

– La perdita di capelli può essere fonte di problemi psicologici, che possono arrivare a causare depressione

– Tra le possibili cause di caduta dei capelli possiamo annoverare anche il prurito al cuoio capelluto, quando questo è seguito da particolari patologie

– La caduta dei capelli maschile si valuta con la Scala Hamilton-Norwood, che misura la progressiva stempiatura e il diradamento

– La caduta dei capelli femminile si valuta con la Scala Ludwig, che misura il diradamento

– Quando la caduta dei capelli è ereditaria, si parla di alopecia androgenetica o calvizie

– Se la perdita dei capelli è causata dal sebo in eccesso che si deposita sul cuoio capelluto, siamo di fronte all’alopecia seborroica.

– Forti e prolungati periodi di stress possono destabilizzare anche i capelli, causando una vera e propria alopecia da stress (psicogena)

– Si parla di alopecia da tricotillomania quando i capelli cadono per colpa di continue trazioni e strappi dovuti all’abitudine di tirarli continuamente

Rimedi, soluzioni e trattamenti per prevenire e arrestare la caduta dei capelli

Intervenire con i rimedi giusti e nei tempi corretti è fondamentale per risolvere (o comunque limitare) le conseguenze della caduta dei capelli. Esistono soluzioni e trattamenti di diverso grado, che vanno dai rimedi estetici di infoltimento alle cure farmacologiche, fino ai prodotti e trattamenti tricologici come quelli della linea CRLab. I nostri esperti sono a disposizione per rispondere a tutti i dubbi e le domande sulla caduta dei capelli e su come evitarla, mantenendo cute e capelli sani.
CRLAB ha formulato in protocollo specifico Anticaduta in 3 STEP.
Test clinici di efficacia hanno evidenziato un aumento fino al 23% del volume dopo 3 mesi di trattamento.

CADUTA CAPELLI STAGIONALE

Con il termine di caduta stagionale dei capelli si intende l’aumento di caduta dei capelli durante il periodo primaverile (mesi di aprile e maggio) ed il periodo autunnale (mesi da settembre a novembre).

Questa evenienza colpisce entrambi i sessi in ugual misura.

Origini e cause della caduta dei capelli stagionale

Le cause che comportano la caduta stagionale dei capelli non sono ancora state del tutto chiarite.
Possiamo riconoscere tre diverse origini:
1) molti studiosi di tricologia ne riconoscono una eredità genetica connessa con il processo stagionale di muta del pelo caratteristico dei mammiferi;
2) altri studiosi, invece, ritengono che esso sia dovuto alla variazione del rapporto fra ore di luce e ore di buio che, influenzando l’equilibrio ormonale, causerebbe la caduta di capelli;
3) altri tricologi, infine, danno una spiegazione più legata a fattori di tipo psico-sociologico del fenomeno associando l’aumento della caduta dei capelli al ritorno alla vita inquinata di città dopo il periodo di vacanza estivo, caratterizzata dallo stress, dal ritorno al lavoro, dai ritmi frenetici di vita e dalla presenza dall’inquinamento atmosferico.

Inoltre possiamo affermare che ci sono degli studi scientifici che dichiarano di aver trovato la causa della caduta dei capelli stagionale. Considerando che qualsiasi insulto o beneficio al livello del cuoio capelluto si traduce, dopo 3 mesi, in una caduta od in un miglioramento, per quanto riguarda la caduta autunnale si fa riferimento al troppo sole preso in testa nei caldi mesi estivi ( i raggi solari fanno accumulare i radicali liberi che danneggiano i bulbi dei capelli e sono quindi responsabili della caduta dopo circa 3 mesi, quindi in autunno); per la caduta primaverile invece si pensa al troppo freddo preso in testa in inverno che determinando una vasocostrizione a livello del cuoio capelluto danneggia i bulbi dei capelli determinando una caduta dopo circa 3 mesi, quindi in primavera. Indipendentemente dalla causa della caduta stagionale dei capelli il suo aumento nel periodo primaverile ed autunnale si considera come un fenomeno fisiologico di “ricambio” naturale.

E’ risaputo che i capelli degli esseri umani possiedono un ciclo di ricrescita che può durare tra i due ed i sei anni. I capelli infatti si rinnovano circa una ventina di volte nell’arco di tutta la vita. Ciò vuol dire che ogni capello cade e ricresce circa venti volte prima di morire definitivamente in seguito alla senescenza del follicolo pilifero. Il periodo primaverile e quello autunnale non fanno altro che accelerare, a causa del cambiamento di clima, il ciclo di vita proprio dei capelli ed il loro fisiologico rinnovamento.
A seguito di quanto detto occorre quindi fare una distinzione tra perdita di capelli stagionale e perdita dei capelli anomala o patologica.

Perdita dei capelli stagionale

Per la maggior parte della gente perdere i capelli è una condizione vissuta con ansia e depressione. Tutto ciò nei periodi primaverile ed autunnale è naturale che avvenga. In tali stagioni persino nelle persone che hanno folte chiome, la caduta dei capelli può superare di gran lunga i cento capelli al giorno. In questi casi a cadere sono solo i capelli in fase telogen (si parla infatti di telogen effluvio stagionale), cioè quelli che sono giunti oramai alla fine del loro ciclo di ricrescita. Infatti i loro follicoli stanno già lavorando per produrre già nuovi capelli. Ci sono anche quei casi clinici, però, in cui il naturale incremento di caduta stagionale nasconde un reale problema di ricrescita capelli, rendendo così difficile distinguere fra caduta normale e caduta anomala dei capelli. Durante il periodo autunnale infatti il rinnovarsi di tensioni psico-fisiche dovute dall’inizio dell’anno lavorativo si ripercuote sulla salute dei capelli. Se tale stress si inserisce in una situazione di capelli già deboli il rischio che si attivi un processo di caduta eccessivo e anormale di capelli risulta essere molto alto.

Perdita dei capelli anomala o patologica

Ci sono anche dei segnali che fanno capire che perdita dei capelli ha caratteristiche patologiche come la presenza di prurito e dolore al cuoio capelluto. Da notare che spesso nei mesi in cui la caduta aumenta in molte persone si assiste ad un aumento di perdita di capelli già preesistente. In queste situazioni è sempre necessario rivolgersi al tricologo che studiando il singolo caso determinerà le cause responsabili della caduta eccessiva e stabilirà una corretta terapia per porvi rimedio.

CADUTA CAPELLI PER STRESS

Cause di tipo psicologico, stress ed eventi stressanti possono provocare la caduta dei capelli

Anche se al giorno d’oggi non ci sono prove sperimentali che attestino la perdita di capelli per stress, molti pazienti lamentano spesso questa situazione.
L’alopecia psicogena altro non è che un disturbo di origine psicosomatica determinato dallo stress e dalle tensioni nervose.
La caduta di capelli per stress si differenzia nettamente rispetto all’alopecia da tricotillomania, che pur avendo cause di tipo psicologico, è un disturbo del comportamento e quindi non di origine psicosomatica.
Recenti studi hanno messo in evidenza che un carico importante e ripetuto di stress induce sia l’ipotalamo che l’ipofisi al rilascio di ormoni corticotropi che entrano in circolo raggiungendo i cheratinociti, i fibroblasti, le cellule immunitarie ed i sebociti, cellule deputate nella crescita del capello.

Ogni stress o evento stressante, sia di natura endogena (interna) che di natura esogena (esterna), comporta una reazione di tipo psicologico e di tipo fisico che si manifesta con la caduta dei capelli.
L’alopecia da stress nelle donne si manifesta con il diradamento dei capelli a livello di tutto il cuoio capelluto e soprattutto nell’area centrale che collega l’attaccatura frontale al vertice della testa.
Invece l’alopecia da stress negli uomini, oltre a un diradamento che interessa tutto il cuoio capelluto, si caratterizza per la stempiatura che procede con velocità con il persistere o l’aggravarsi dei fattori che l’hanno determinata.
La sintomatologia dell’alopecia da stress (sia quella femminile che quella maschile) si confonde spesso con quella dell’alopecia androgenetica. Quest’ultima si esclude solo quando si dimostra che il paziente esaminato non ha ereditarietà nei riguardi di questa patologia.

Anche la diagnosi differenziale tra l’alopecia seborroica e quella da stress non è semplice.
In entrambe si evidenzia una produzione eccessiva di sebo, ma mentre nell’alopecia seborroica la seborrea è causa diretta della caduta di capelli, nell’alopecia da stress la seborrea, se presente, rappresenta una causa indiretta provocata dallo stress.
I sintomi presenti nell’alopecia psicogena sono: perdita di capelli, seborrea o ipersecrezione sebacea, dermatite seborroica, prurito a livello di tutto il cuoio capelluto, tricodinia.

Cure, terapie e soluzioni per prevenire, curare ed arrestare la caduta dei capelli

Importante terapia nei casi di alopecia da stress è quello di eliminare ogni fonte di stress che causa la perdita dei capelli mediante: l’allontanamento se la causa è esterna o mediante la psicoterapia se la fonte è un disagio interiore.
Le cure e le terapie per i capelli che cadono o si rovinano (alopecia, effluvi e defluvi) può durare moltissimo e richiedere grande forza di volontà e molta costanza.


Possiamo affermare che l’alopecia da stress non è irreversibile, ma essa è molto difficile da curare. Infatti chi è particolarmente ansioso difficilmente diventerà sereno e ridurrà lo stress che è la fonte e l’origine della caduta dei capelli.
Oltre che con il cercare di ridurre o bloccare le cause di tipo psicologico che danno lo stress si possono prescrivere terapie e cure mediche e tricologiche anticaduta che contrastino i sintomi e le cause indirette. Terapie per esempio contro la seborrea servono a ridurre tali secrezioni che altrimenti ostruirebbero i bulbi piliferi favorendo la caduta dei capelli.
Molto utile per la ricrescita dei capelli risultano essere le terapie laser e a raggi infrarossi per i capelli.

Esse hanno la funzione di stimolare il follicolo pilifero agevolando il passaggio delle sostanze nutritive dai bulbi piliferi ai capelli rinforzandoli e proteggendoli cosi’ dalla caduta precoce. Importante in ogni caso risulta essere la visita tricologica, l’esame del capello ed il tricogramma.

Peli cuneiformi o peli nani

Si tratta di capelli molto corti di 1 cm o al massimo 2 cm, che di norma evidenziano una scarsa pigmentazione. Questi peli hanno una struttura base abbastanza larga, quasi come nei capelli normali. La loro sezione però tende a restringersi verso la punta assumendo così la forma di un cono molto appuntito.
Questi capelli hanno una forte tendenza a subire una caduta.

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Doppie punte

Il fenomeno delle doppie punte, detto anche tricoptilosi, è un problema di capelli che dipende da una alterazione del fusto con concomitante modifica e deterioramento della struttura, della forma e della fisiologia del capello.
A causa della debolezza della struttura della cheratina che costituisce il capello, i capelli fini e secchi sono più soggetti alle doppie punte rispetto ai capelli spessi.

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Alopecia Post-Gravidanza

Durante la gravidanza il livello degli estrogeni è talmente alto che i capelli rimangono in fase anagen (di crescita) più a lungo del normale. Infatti i capelli appaiono più forti e più belli del solito.
Con il parto, il crollo degli estrogeni porta repentinamente moltissimi capelli in fase di caduta (telogen): ecco quindi che i capelli cadono in abbondanza.
La caduta in questione è nella quasi totalità dei casi un effluvio, cioè appunto una caduta intensa e temporanea, completamente reversibile spontaneamente dopo qualche mese.

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Iperseborrea

La iperseborrea o ipersecrezione di sebo non è altro che un problema del cuoio capelluto dovuto ad una eccessiva produzione di sebo causata dell’iperattività delle ghiandole sebacee. Sintomi immediati della iperseborrea sono il prurito ed il dolore al cuoio capelluto.

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Caduta capelli: manifestazione, cause e prevenzione

Un ricambio di capigliatura è considerato fisiologicamente normale quando la caduta di capelli si limita a circa cento capelli al giorno. Durante la vita, i capelli crescono, cadono e ricrescono circa venti volte. Ogni ciclo, soprattutto nel genere femminile, può durare fino a sei anni e se si riscontra una caduta di capelli entro queste tempistiche, essa è da considerarsi assolutamente fisiologica

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Alopecie post-infettive

Si tratta di alopecie che si verificano dopo specifiche malattie infettive.
Possono avvenire durante gravi stati febbrili determinando in questi casi un effluvium in anagen, mentre – quando sono legate a malattie febbrili più blande, alla sifilide secondaria, all’ epatite virale e ad infezioni ad andamento cronico – in genere si presentano con il quadro del telogen effluvium. Infezioni da Varicella e herpes zoster possono esitare in aree ovalari di 2-3 mm di diametro nel primo caso, in aree più vaste ma limitate ad un

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