Ho scoperto che una cura per l’alopecia areata non esisteva e l’unica terapia d’urto che potevo utilizzare era di tipo estetico, cioè ritrovare il mio viso e il mio sguardo che erano cambiati a causa della naturale evoluzione della malattia.

Non è stato facile perché ritrovare se stessi non è semplice; bisogna ricercare tutto quello che serve per aiutare a ritrovare lo sguardo perduto, ritrovare le comodità della vita quotidiana e tanto altro. Oltre ad essere una donna, sono anche la mamma di due splendidi ragazzi che per lungo tempo e all’inizio soprattutto della loro vita hanno fatto fatica ad abbracciarmi. Questo a causa della mia paura che mi si spostassero i capelli; infatti inizialmente per me la cura estetica era stata quella di acquistare una parrucca ma, 24 anni fa, esistevano dei prodotti ancora molto limitati in confronto a quelli che si possono trovare in commercio oggi. La mia parrucca era carina ma aveva una versatilità molto limitata e non si usavano nemmeno biadesivi o idrobende.
Per me era sempre un momento di terrore assoluto quando qualsiasi persona che incontravo mi salutava abbracciandomi e baciandomi. Tantissimi anni fa questa era la mia quotidianità.

Il CRL mi ha restituito totalmente lo sguardo e la cornice del volto che avevo perduto. Mi ha permesso di vivere nella totale libertà di essere me stessa, nel movimento, nella gioia di essere con i capelli al vento, di abbracciare forte i miei figli e di farmi scompigliare i capelli. Mi ha permesso di essere davvero donna anche con mio marito, e di riavere finalmente una qualità di vita incredibile.”