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Onco Hair 2: il progetto che dona protesi di capelli naturali alle donne in chemioterapia

Il progetto Onco Hair 2 nasce da un’esigenza concreta e profonda di supportare le donne che affrontano la battaglia contro il cancro al seno, una malattia che colpisce migliaia di persone ogni anno. Grazie al sostegno di Fondazione della Comunità Bresciana, Komen Italia donerà alle 30 donne incluse nello Studio, a cui partecipano Fondazione Poliambulanza, ASST Spedali Civili di Brescia e ASST Garda, una protesi tricologica CRLAB, un sistema di infoltimento con capelli naturali e vergini che è molto di più di una tradizionale parrucca.

Questa sinergia di forze si è posta l’obiettivo di restituire alle pazienti una parte importante della loro identità: i capelli. La perdita dei capelli è infatti uno degli effetti collaterali psicologicamente più devastanti della chemioterapia, che impatta non solo l’aspetto fisico ma anche la serenità delle pazienti, portando spesso a una perdita di autostima e a un ulteriore carico emotivo in un periodo già estremamente difficile.

Onco Hair 2 è stato avviato a Brescia dopo un primo progetto pilota di successo al Policlinico di Milano, dove ha mostrato risultati significativi nel migliorare la qualità della vita delle pazienti. La scelta di estendere il progetto a Brescia risponde alla volontà di rendere questo supporto accessibile a un numero sempre maggiore di donne. La missione di Onco Hair è chiara: fornire un sostegno tangibile e morale a chi sta lottando contro una delle battaglie più difficili della propria vita, dimostrando che la solidarietà e l’innovazione possono andare di pari passo per fare la differenza.

Chemioterapia e perdita dei capelli

La chemioterapia, pur essendo un trattamento salvavita, porta con sé numerosi effetti collaterali, tra cui la perdita dei capelli, tecnicamente definita alopecia. Studi mostrano che tra il 65% e il 100% delle donne sottoposte a chemioterapia per il cancro al seno sperimenta una perdita parziale o totale dei capelli. Questo fenomeno, sebbene temporaneo, può avere un impatto devastante sulla psiche delle pazienti. La perdita dei capelli è spesso percepita come una perdita di identità e femminilità, un segno visibile della malattia che può portare a un forte disagio emotivo e psicologico.

L’alopecia indotta dalla chemioterapia non solo altera l’aspetto fisico delle pazienti, ma può anche influenzare negativamente la loro percezione di sé stesse, aumentando ansia, depressione e isolamento sociale.

«Le persone che affrontano un percorso difficile e duro di malattia devono essere supportate non solo con strumenti clinici, ma anche con un supporto pienamente psicologico» afferma Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. «La donna che perde i capelli è quella donna che molte volte sceglie di non seguire le cure chemioterapiche perché la perdita dei capelli impatta troppo sulla percezione di sé e sulla sua vita di tutti i giorni. Oggi i presidi tricologici rappresentano un aiuto importante, dando alla donna più sicurezza nel percorso di malattia e dandole quella forza in più per affrontare le cure. La protesi tricologica ha una valenza più profonda, permette alla donna ogni volta che si specchia di non vedere solo la malattia, ma di vedere anche la sua bellezza e la sua forza interiore».

Secondo l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’uso delle protesi capillari CRLAB –  quelle offerte dal progetto Onco Hair – può migliorare significativamente la qualità della vita delle pazienti. Uno Studio di Ricerca – condotto su 20 donne in recidiva di tumore al seno che nella prima esperienza di chemioterapia avevano utilizzato una parrucca tradizionale – ha evidenziato un miglioramento di 10 punti sulla scala BIS (che misura la percezione dell’immagine corporea) per le donne che nella seconda esperienza hanno utilizzato una protesi tricologica CRLAB. Questo dimostra come soluzioni innovative possano fare una grande differenza per il benessere psicologico.

Il vantaggio delle protesi tricologiche: molto più di una parrucca

Le protesi tricologiche rappresentano una rivoluzione nel campo delle soluzioni estetiche per le donne in chemioterapia. Sviluppate da CRLAB, queste protesi utilizzano capelli naturali e vergini inseriti a mano su una membrana polimerica biocompatibile, creando un dispositivo medico che è molto di più di una semplice parrucca. Questa soluzione garantisce un’aderenza perfetta al cuoio capelluto, permettendo alle pazienti di condurre una vita normale senza dover rimuovere la protesi ogni sera.

Uno dei principali vantaggi delle protesi è possibilità di essere indossate 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, il che significa poter andare a dormire e svegliarsi la mattina “con i capelli”. Significa poter fare la doccia senza dover rimuovere la parrucca. Significa potersi guardare allo specchio senza paura di vedere uno dei segni più forti e impattanti della malattia: la mancanza dei capelli.

Inoltre, il fatto che queste protesi siano realizzate con capelli naturali contribuisce a donare alla chioma un aspetto estremamente realistico, migliorando la percezione della propria immagine in ogni momento della giornata.

Protesi capelli CRLAB

I capelli trasformano la vita

Le storie delle donne che hanno beneficiato delle protesi tricologiche CRLAB sono la testimonianza più preziosa dell’impatto positivo del progetto Onco Hair. Milena Ghirardotti, una delle pazienti che ha utilizzato la protesi durante il trattamento, racconta come questa le abbia permesso di mantenere una vita normale. «Facevo la doccia, andavo in piscina, ho sempre lavorato e mi guardavo allo specchio riuscendo anche a dimenticarmi di essere malata», ha dichiarato Milena. La sua esperienza evidenzia quanto possa essere significativo il supporto estetico ed emotivo offerto da queste protesi, che permettono alle pazienti di ritrovare una parte di normalità durante un periodo di estrema difficoltà.

Silvia, un’altra paziente coinvolta nel progetto pilota al Policlinico di Milano, ha sottolineato come la protesi le abbia restituito la fiducia in sé stessa e l’energia per affrontare la sua seconda diagnosi con un rinnovato spirito. «Adesso ho mio figlio, la mia grande vittoria: fin da piccolo per rilassarsi ha l’abitudine di accarezzarmi i capelli e grazie alla protesi CRLAB non ha dovuto rinunciarvi. Nel 2008 ho vissuto una pessima esperienza di foulard e parrucche, ero sempre a disagio con me stessa: non volevo mai uscire perché la parrucca si spostava, oppure stringeva e desideravo solo il momento di tornare a casa e togliermela. Ora posso non rinunciare alla mia vita e a tutte le occasioni per stare in compagnia, senza sentirmi posticcia e fuori posto. Può sembrare una stupidaggine di fronte alla prospettiva di sopravvivere al cancro, ma mi guardo allo specchio e mi sento bella, forte e sicura di me».

Le testimonianze delle donne che hanno beneficiato di questo progetto sono toccanti e potenti, e dimostrano come un semplice gesto possa trasformare radicalmente l’esperienza di cura. La possibilità di continuare a vivere una vita normale, senza dover fare i conti con lo stigma visibile della malattia, rappresenta un sollievo immenso e un incoraggiamento a non arrendersi mai.

Grazie alla collaborazione di enti e organizzazioni, Onco Hair ha il potenziale di raggiungere sempre più persone, estendendo il suo impatto positivo e dimostrando che, anche nei momenti più bui, la solidarietà e l’innovazione possono illuminare la strada. Questo progetto non solo supporta le pazienti nel loro percorso clinico, ma le accompagna anche emotivamente, aiutandole a riscoprire la loro bellezza e forza interiore.

Silvia - Testimonial CRLAB
Scopri di più sul progetto ONCO HAIR e sulle protesi tricologiche per alopecia da chemioterapia

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