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Area scientifica

Collaborazione scientifica del prof. Marco Toscani e del dott. Pasquale Fino, Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Policlinico Umberto I – Università “Sapienza” di Roma.

Tricodinia (dolore ed irritazione al cuoio capelluto)

Dolore ed irritazione al cuoio capelluto (o tricodinia) sono situazioni patologiche percepite sia da donne (in percentuale maggiore) che da uomini (in percentuale minore). Il dolore, spontaneo oppure provocato dal trattamento, sentito sul cuoio capelluto, in particolare in corrispondenza della radice dei capelli, può essere più o meno intenso, alternarsi a periodi di scomparsa, associarsi a bruciore, formicolio o prurito.

Di solito, questa particolare problema del cuoio capelluto non risulta avere una sicura collocazione ed aumenta quando si toccano i capelli o ci si pettina. Spesso la tricodinia si associa a caduta o perdita di capelli. Infatti si riscontra una correlazione fra telogen effluvio e tricodinia e fra l’alopecia seborroica e la sensazione costante di dolore o irritazione al cuoio capelluto.

La  tricodinia è classificata tra le allodinie, disturbi in cui il dolore a livello cutaneo compare senza cause esterne riconoscibili o risulta essere causato da stimoli di solito innocui. I pazienti affetti da tale patologia avvertono un senso di bruciore ed irritazione a livello del cuoio capelluto. Il prurito è così intenso che si è costretti a grattarsi la testa. La sensazione di sollievo che si ottiene è però molto breve.

La diminuzione della soglia di attivazione delle terminazioni nervose (nocicettori) con i terminali diffusi in tutto il cuoio capelluto (l’apparato pilosebaceo di ogni capello e le sue terminazioni nervose a livello cutaneo) sembrano avere un ruolo decisivo nello scatenare le allodinie. L’infiammazione della cute attiva i  nocicettori che secernono il neuropeptide P, neurotrasmettitore del dolore. I soggetti che avvertono questo problema si grattano la testa, si strappano i capelli per provare un po’ di sollievo, ma ciò comporta la comparsa della alopecia da tricotillomania.

Possibili cause del dolore ed irritazione al cuoio capelluto

Anche se è oramai riconosciuto il processo chimico (sopramenzionato) che determina l’infiammazione cutanea, non sono ancora chiare le cause, cioè cosa innesca questo processo e in che modo agiscono i nocicettori . Esiste una grande correlazione tra componente emozionale e tricodinia e tra tricodinia e caduta e perdita dei capelli. Nervosismo, stress ed ansia si trovano associate alla comparsa di dolore e prurito al cuoio capelluto e successiva caduta dei capelli.

Altra causa scatenante il dolore è l’iperseborrea che comporta dermatite seborroica, comparsa di sintomatologia dolorosa, infiammazione ed irritazione cutanea. Altra causa è la  forfora grassa che irrita il cuoio capelluto deteriorando l’attività follicolare. Altre possibili cause di dolore sono la follicolite al cuoio capelluto e l’acne che determinano reazioni eritematose , dolore e prurito cutaneo.

Durante il processo infiammatorio i muscoli erettori dei capelli sottoposti per molto tempo in posizioni anomala possono causare dolore. I muscoli erettori e i follicoli piliferi possono così infiammarsi determinando il processo infiammatorio cutaneo. Ulteriore causa di tricodinia può essere l’infiammazione neuro-muscolare della cute ipersollecitata dalla tendenza a digrignare i denti soprattutto di notte (bruxismo), con la conseguente contrazione della muscolatura temporo-mandibolare che col passar del tempo può coinvolgere la muscolatura cranica causando mal di testa e tricodinia. La tricodinia va curata ed affrontata con trattamenti tricologici che hanno il fine di eliminare le cause che la determinano come l’iperseborrea e la forfora. Occorre adoperare lozioni e shampoo utili a ripulire la cute da impurità e batteri che causano l’infiammazione e di conseguenza il dolore. Importante anche utilizzare rimedi contro la caduta dei capelli.

Terapie e trattamenti per combattere il dolore al cuoio capelluto

Occorre intervenire con le terapie idonee mirate e personalizzate solo dopo un attento esame del capello ed una scrupolosa analisi della cute. Utili risultano essere:

1) uso di trattamenti con metodologia laser che permettono di aumentano la vasodilatazione dei capillari sanguigni necessari al sostentamento dei bulbi capilliferi
2) trattamenti con raggi ad alta frequenza che hanno la finalità di pulire, detergere e disinfettano il cuoio capelluto migliorando l’irrorazione sanguigna e stimolando la ricrescita di capelli sani
3) massaggi ai capelli che hanno la finalità di permettere ai follicoli ad espellere un po’ di sebo che si è accumulato e favorire il rilassamento della cute e della muscolatura del cuoio capelluto.

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Dolore al cuoio capelluto

Dolore ed irritazione al cuoio capelluto (o tricodinia) sono situazioni patologiche percepite sia da donne (in percentuale maggiore) che da uomini (in percentuale minore). Il dolore, spontaneo oppure provocato dal trattamento, sentito sul cuoio capelluto, in particolare in corrispondenza della radice dei capelli, può essere più o meno intenso, alternarsi a periodi di scomparsa, associarsi a bruciore, formicolio o prurito.
Di solito, questa particolare problema del cuoio capelluto non risulta avere una sicura collocazione ed aumenta quando si toccano i capelli o ci si pettina. Spesso la tricodinia si associa a caduta o perdita di capelli. Infatti si riscontra una correlazione fra telogen effluvio e tricodinia e fra l’alopecia seborroica e la sensazione costante di dolore o irritazione al cuoio capelluto.

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Iperidrosi

Un’eccessiva produzione di sudore su tutta la superficie corporea o solo in alcune zone (soprattutto cuoio capelluto, palmo delle mani, pianta dei piedi) viene detta iperidrosi.
Cause che possono determinare una iperidrosi temporanea sono iperattività fisica, stati febbrili, sauna, vomito e dissenteria. Invece cause che possono determinare uno stato ripetuto di iperidrosi sono ipertiroidismo, ipoglicemia ed alcoolismo.

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Alopecia Seborroica

L’alopecia seborroica è una caduta di capelli precoce che colpisce in genere gli uomini in età giovanile (esordio tra i 20 e i 30 anni), interessa principalmente la regione frontale e il vertice.
La causa, come dice il nome, è legata ad un’eccessiva produzione di sebo che provoca o velocizza la caduta dei capelli.
I sintomi che accompagnano l’alopecia seborroica sono il prurito, il dolore al cuoio capelluto, forfora grassa che si desquama.

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Alopecia Post-Gravidanza

Durante la gravidanza il livello degli estrogeni è talmente alto che i capelli rimangono in fase anagen (di crescita) più a lungo del normale. Infatti i capelli appaiono più forti e più belli del solito.
Con il parto, il crollo degli estrogeni porta repentinamente moltissimi capelli in fase di caduta (telogen): ecco quindi che i capelli cadono in abbondanza.
La caduta in questione è nella quasi totalità dei casi un effluvio, cioè appunto una caduta intensa e temporanea, completamente reversibile spontaneamente dopo qualche mese.

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Doppie punte

Il fenomeno delle doppie punte, detto anche tricoptilosi, è un problema di capelli che dipende da una alterazione del fusto con concomitante modifica e deterioramento della struttura, della forma e della fisiologia del capello.
A causa della debolezza della struttura della cheratina che costituisce il capello, i capelli fini e secchi sono più soggetti alle doppie punte rispetto ai capelli spessi.

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Tipologia e morfologia dei capelli

Nel valutare la tipologia e la morfologia dei capelli occorre considerare alcuni parametri ed alcune caratteristiche: forma, densità ed aspetto. La comparsa dei capelli sotto forma di lanuggine si ha durante il quarto mese di gravidanza.
I capelli crescono con una velocità di circa 0,3 mm al giorno, ossia 1 cm al mese. Essi si allungano maggiormente nella donna. Tale crescita in ogni caso tende a diminuire con l’età. Questo ritmo di crescita dei capelli è più evidente nella fascia di età compresa tra i 10-11 anni e tra i 16-18 anni. Questi valori possono variare da soggetto a soggetto. Il ciclo di crescita dei capelli dura in media dai 2 ai 6 anni.
Esistono però delle eccezioni, casi in cui esso può arrivare anche ai 10 anni. Alla fine di ogni ciclo, il capello cade e viene sostituito da un nuovo capello.

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