Capelli grassi
capelli grassi appaiono sporchi, unti, oleosi, lucidi e spesso hanno un odore sgradevole.
Spesso i soggetti che hanno capelli grassi presentano altre aree della pelle (naso, fronte, mento) molto grasse (detta cute “seborroica”).
Collaborazione scientifica del prof. Marco Toscani e del dott. Pasquale Fino, Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Policlinico Umberto I – Università “Sapienza” di Roma.
Sia uomini che donne di ogni età possono avere i capelli secchi e aridi. Tale situazione viene vissuta non solo come un problema di tipo estetico ma col tempo può rappresentare un problema di salute dei capelli. I capelli secchi spesso appaiono deboli, fragili e tendono a sfibrarsi ed a spezzarsi.
I capelli secchi spesso sono soggetti a tricoptilosi (doppie punte) o altre forme di danneggiamento del fusto.
Spesso insieme alla presenza di capelli secchi riscontriamo diversi sintomi tra cui: capelli secchi e sfibrati con doppie punte, capelli molto fini e secchi che si spezzano con facilità, cute grassa e capelli secchi, cute secca e capelli secchi, capelli secchi e sottili soggetti a caduta.
Le cause che portano ai capelli secchi sono varie e difficili da contrastare. Non riuscendo a debellare la causa, si interviene sui sintomi. Questo ci permette di attenuare il problema e renderlo gestibile. Tra le cause endogene vanno ricordate quelle ormonali in quanto gli ormoni influenzano la formazione del capello e l’attività dei follicoli piliferi inibendo la produzione di sebo. Un’altra causa è rappresentata dalle carenze alimentari o da diete povere di proteine, vitamine o minerali. La carenza di tali nutrienti infatti modifica il processo di cheratinizzazione del capello, determinando un indebolimento ed un assottigliamento dei capelli.
Da annoverare anche le cause genetiche: i capelli secchi sono la conseguenza di fattori ereditari.
Importante causa dei capelli secchi è la ridotta produzione di sebo.
Tra le cause esogene possiamo ricordare i trattamenti cosmetici per i capelli come permanenti, tinture, meches, e l’uso continuo della piastra. Infatti la piastra può far spezzare i capelli come anche le tinture e decolorazioni strong a base di ammoniaca e H2O2 ad alti volumi. Inoltre in età senile a causa della progressiva atrofia degli annessi e delle ghiandole sebacee i capelli tendono a diventare sempre più secchi.
Lavarsi spesso i capelli e l’uso continuo di shampoo aggressivi possono provocare secchezza sia dei capelli che della cute. L’utilizzo del phon a temperature alte o troppo vicino al cuoio capelluto è un’altra causa esogena di aridità dei capelli.
Tra i fattori ambientali l’eccessiva esposizione ai raggi solari, alle temperature rigide, il sale marino, il cloro delle piscine e l’inquinamento atmosferico danneggiano i capelli e li rendono aridi e secchi.
Si riscontrano molti casi di soggetti con cute grassa e capelli secchi a livello delle punte. Ciò avviene quando viene prodotta una eccessiva quantità di sebo grasso. Il sebo grasso a differenza di quello oleoso si ancora sul cuoio capelluto e non lubrifica i capelli. In questi casi occorre lavare e detergere il cuoio capelluto grasso, nutrendo e lubrificando le punte secche. Occorre in poche parole ristabilire l’equilibrio acido-idro-lipidico della cute in modo da rendere i capelli lucidi e vitali. La secchezza di cute e capelli può avere una duplice causa. La prima dipende da un difetto nella secrezione del sebo per cui la quantità di lipidi espulsi sul cuoio capelluto è così bassa da non riuscire a lubrificare la cute e i capelli. La seconda invece deriva da una ridotta sudorazione per cui le ghiandole sudoripare non funzionano per cui non arriva sulla cute un corretto apporto di acqua che ha il compito di cospargere in modo uniforme il sebo su tutta la capigliatura.
La seccheza di cute e capelli inoltre può originare dalla combinazione di questi due cause sopra menzionate.
I capelli secchi e crespi spesso sono il risultato di questa carenza di lipidi e liquidi che normalmente aiutano a districare i capelli. Quando i capelli secchi si associano a cute secca occorre fornire un apporto maggiore di lipidi, acqua e sostanze nutrienti in modo da stimolare sia la funzione delle ghiandole sebacee che quella delle ghiandole sudoripare. La laserterapia vascolarizza la cute mentre il massaggio giornaliero al cuoio capelluto favorisce la secrezione cutanea.
Quando il problema dei capelli secchi non è grave si può ricorrere a rimedi naturali che permettono di rinforzare i capelli con l’utilizzo di impacchi di oli vegetali, maschere ristrutturanti, shampoo nutrienti oppure a trattamenti specifici per le diverse tipologie di capelli.
Capelli molto secchi, sfibrati e soggetti ad assottigliamento tendono a cadere per cui occorre rivolgersi ad uno specialista per una corretta terapia prima che sia troppo tardi.
capelli grassi appaiono sporchi, unti, oleosi, lucidi e spesso hanno un odore sgradevole.
Spesso i soggetti che hanno capelli grassi presentano altre aree della pelle (naso, fronte, mento) molto grasse (detta cute “seborroica”).
La caduta di capelli femminile è una forma comune di alopecia non cicatriziale, caratterizzata dalla perdita progressiva di capelli lungo le regioni frontali e la regione del vertice, risultando in un diradamento visibile. Diversamente dall’alopecia androgenetica maschile, la perdita dei capelli nelle aree affette è usualmente incompleta e la zona occipitale è in genere risparmiata.
L’esatto schema di perdita dei capelli varia da donna a donna. In alcune pazienti la zona maggiormente colpita è la zona frontale con un progressivo diradamento nella parte centrale dell’attaccatura dei capelli configurando una parte triangolare che viene detta ad albero di Natale. In altri casi vi è un diradamento centrale diffuso, con in genere conservazione della linea frontale. Più raro è lo schema che vede sia una perdita al vertice che una recessione fronto temporale (più simile all’alopecia androgenetica maschile).
Il termine Telogen Effluvium fu introdotto per la prima volta da Kligman (*) nel 1961 per indicare una caduta dei capelli di origine benigna ed acuta che fa seguito ad uno stress che può essere di tipo diverso, intenso e breve. Successivamente Rebora (**) ha introdotto il concetto di Telogen Effluvio cronico.
Un ricambio di capigliatura è considerato fisiologicamente normale quando la caduta di capelli si limita a circa cento capelli al giorno. Durante la vita, i capelli crescono, cadono e ricrescono circa venti volte. Ogni ciclo, soprattutto nel genere femminile, può durare fino a sei anni e se si riscontra una caduta di capelli entro queste tempistiche, essa è da considerarsi assolutamente fisiologica
Il ciclo di vita e la conseguente crescita del capello avviene alla velocità di 1-1,5 cm al mese. Il capello è un elemento vivente che segue un ciclo pilifero della durata media di 2-6 anni. Nell’uomo, al contrario degli altri mammiferi che sono sottoposti ad una muta periodica, questa evoluzione ciclica non è sincrona (quindi ogni capello è indipendente dagli altri). Una perdita fisiologica di capelli fino ad un massimo di cento al giorno è da considerarsi normale. I capelli crescono ciclicamente seguendo tre fasi: una fase di crescita chiamata anagen, una fase di regressione detta catagen ed infine un periodo di riposo detto telogen.
’alopecia da trazione è una forma di alopecia conseguente a una tensione ripetitiva o prolungata sul follicolo del capello. Più frequentemente si verifica a carico della zona frontale o temporale, ma può verificarsi in qualsiasi zona del cuoi capelluto.
La trazione sul capello potrebbe indurre un processo infiammatorio attorno al follicolo, ciò può accadere senza causare sintomi oppure associandosi a segni di infiammazione del cuoio capelluto. Come risultato i follicoli capillari nel tempo si miniaturizzano, riducendosi pian piano di densità.
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