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Area scientifica

Collaborazione scientifica del prof. Marco Toscani e del dott. Pasquale Fino, Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Policlinico Umberto I – Università “Sapienza” di Roma.

Cosa significa iperseborrea?

La iperseborrea o ipersecrezione di sebo non è altro che un problema del cuoio capelluto dovuto ad una eccessiva produzione di sebo causata dell’iperattività delle ghiandole sebacee.

Sintomi immediati della iperseborrea sono il prurito ed il dolore al cuoio capelluto. Invece sintomo tardivo è la perdita dei capelli. Infiammazione della cute associata ad iperproduzione di sebo comporta la produzione di squame oleose a livello della cute del cuoio capelluto, sulla cute delle orecchie ed all’interno del canale uditivo. Tutto ciò è associato anche ad una sensazione di dolore.

In quantitativi normali il sebo è una sostanza grassa che ha la funzione di protegge la cute dalla disidratazione. Esso ha inoltre proprietà antibatterica. La presenza di sebo in eccesso comporta un’alterazione dell’equilibrio idro-lipidico della cute.

Tutto ciò comporta conseguenze anche abbastanza gravi. Si possono avere possono semplici inestetismi, perdita di capelli, acne,  comedoni o follicolite. L’alopecia seborroica è caratterizzata dalla presenza di iperseborrea accompagnata da perdita di capelli.

La caduta e conseguente perdita dei capelli avviene poiché il sebo in eccesso si localizza e si accumula nei dotti escretori dei follicoli ostacolando una corretta ossigenazione dei capelli e la loro normale crescita e sviluppo.

A causa della iperseborrea ad ogni ciclo di ricrescita i capelli risultano più fini, più corti, più spenti e più deboli. Infatti la loro fase anagen diventa sempre più ridotta sino a quando non si arriva alla morte dei follicoli ed alla conseguente caduta dei capelli. Da ricordare che è importante l’intervento tempestivo per ridurre ed eliminare l’eccessiva secrezione di sebo con corretti trattamenti in modo da evitare l’indebolimento e l’eccessiva caduta dei capelli.

FORFORA CRLAB
FORFORA CRLAB

Differenze tra seborrea normale ed iperseborrea

Occorre fare distinzione tra seborrea normale ed iperseborrea.

Le ghiandole sebacee sono organi secretori localizzati nelle vicinanze dei follicoli piliferi. Esse servono a secernere il sebo. La secrezione sebacea è un processo fisiologico che inizia nell’adolescenza. Il sebo forma il mantello idro-lipidico che ha la funzione di protegge il cuoio capelluto e i capelli dagli agenti ambientali esterni. Inoltre esso umetta, protegge e rende impermeabile il fusto dei capelli. Nella secrezione di sebo entro certi limiti l’attività delle ghiandole sebacee va dunque considerata utile e per questo viene definita seborrea fisiologica.

Quando invece la produzione di sebo è in eccesso, la funzione normale delle ghiandole sebacee si trasforma in un’anomalia (problema) della cute dando origine alla seborrea patologica. Essa ingrassa i capelli e la cute. La pelle asfittica, condizione che favorisce la comparsa di comedoni, si realizza quando il sebo in eccesso non viene riversato fuori e resta localizzato nei follicoli piliferi, rendendo la cute secca e ruvida.

Quando si assiste ad una iperseborrea per brevi periodi non si deve parlare di condizione patologica in quanto questo problema si può risolvere in breve tempo. Fattori ambientali esterni (il calore aumenta la vasodilatazione dei capillari del cuoio capelluto, producendo un maggiore afflusso di sangue ed una maggiore produzione di sebo), trattamenti per capelli sbagliati (prassi igieniche scorrette, trattamenti troppo aggressivi o prodotti sbagliati), infezioni del cuoio capelluto possono essere cause di iperseborrea transitoria.

Possibili cause dell’iperseborrea

Non sono state ancora chiarite in maniera certa le cause della iperseborrea. Tra i fattori che favoriscono la comparsa di iperseborrea ricordiamo:

1) squilibri di tipo ormonale: si ipotizza che la seborrea sia influenzata anche delle ghiandole endocrine (a secrezione interna). Per cui si pensa che gli squilibri ormonali della ghiandola tiroide e della ghiandola ipofisi potrebbero determinare iperseborrea. Ipersecrezione sebacea avviene durante il periodo puberale negli uomini e durante la menopausa nelle donne.

2)  i disturbi del ricambio (alimentazione ed eliminazione): una alimentazione grassa finisce con alterare l’attività metabolica dell’organismo che si protegge eliminando i grassi in più grazie alle ghiandole esocrine (le ghiandole sebacee producono  più sebo del normale determinando l’iperseborrea).

3) disturbi della digestione (disfunzioni epatiche e intestinali): queste alterazioni modificano la composizione chimica del sebo prodotto rendendolo non utilizzabile o inadeguato per proteggere la cute ed i capelli.

Il nostro corpo cerca di espellere il sebo. Ma poiché la cute necessita di grassi, le ghiandole continuano a produrre il sebo creando così un circolo vizioso che non permette di eliminare il sebo in eccesso e di conseguenza curare la cute seborroica.

4) fattori nervosi e stress: quando il sistema vago prende il sopravvento sul sistema simpatico si realizza un aumento della circolazione sanguigna e della secrezione del sebo che determina una iperseborrea.

5) autointossicazione: si ha nel momento in cui  disturbi digestivi o del ricambio modificano le normali secrezioni delle ghiandole  producendo tossine che, grazie al sebo ed al sudore, si localizzano sul cuoio capelluto facendo ulteriori danni.

Fasi igieniche troppo essiccanti, lozioni per capelli alcoliche, l’abuso di sostanze alcaline, massaggi troppo intensi e prolungati, spazzolature energiche e prolungate possono portare d un eccesso di sebo.

Tra i microrganismi patogeni il Demodecio dei follicoli (Demodex folliculorum) è una larva parassita che determina la variazione della composizione chimica del sebo stimolando l’apparato ghiandolare all’iperseborrea.

Conseguenze della seborrea e del’iperseborrea

La seborrea, soprattutto quella patologica, provoca spesso  la caduta dei capelli e se non si interviene con trattamenti specifici può compromettere  la ricrescita dei capelli determinando l’ alopecia seborroica. I danni inflitti al cuoio capelluto sono favoriti dalla iperseborrea. Un eccesso di sebo sulla cute può favorire infezioni provocate da microrganismi patogeni. La iperseborrea può determinare: caduta dei capelli, accelerazione della calvizie, capelli grassi e unti, cute grassa, oleosa e maleodorante, follicolite, acne o comedoni, pitiriasi steatoide, dermatite seborroica, inestetismi e deterioramento dei capelli.

Alcune volte si riscontra sia eccesso di sebo che presenza di squame giallastre sulla cute dei capelli caratterizzando una unica anomalia.

La dermatite seborroica

La seborrea si associa alla dermatite seborroica. La dermatite seborroica riconosce una origine di tipo infiammatorio. Essa si realizza quando la composizione chimica del sebo e del sudore, anche per l’influenza di agenti patogeni, produce  un’infiammazione del derma. La dermatite seborroica la perdita di squame untuose (forfora) non solo dal cuoio capelluto, ma anche da altre aree ricche di ghiandole sebacee come le sopracciglia, le aree cutanee ai lati del naso, le aree cutanee dietro le orecchie, la zona ascellare ed infine anche la zona inguinale.

Un forte prurito al cuoio capelluto ed alle aree sopraelencate è presente nei soggetti affetti da dermatite seborroica. Essa può anche provocare una sensazione di fastidio e dolore al cuoio capelluto.

Rimedi, trattamenti e terapie per contrastare la seborrea e l’iperseborrea

Oggigiorno esistono trattamenti locali sia per la seborrea patologica che per  la seborrea occasionale. Oltre che per motivi estetici la seborrea se non curata o se mal curata potrebbe portare ad una grave perdita dei capelli in seguito alla morte dei follicoli piliferi (alopecia seborroica). Utili armi nel combattere la iperseborrea sono: lozioni con azione antisettica, lozioni con  sostanze liposolubili (per sciogliere i grassi), lozioni con solventi dei lipidi (grassi) e lozioni con un’azione lenitiva (aminoacidi, zolfo, catrame di pino). Occorre inoltre esercitare un’azione astringente sulle ghiandole sebacee in modo da impedirgli la produzione eccessiva di sebo e neutralizzare l’odore di rancido causata dall’ossidazione superficiale dei lipidi (grassi) prodotta dalla seborrea.

Le terapie con lozioni  anti-seborroiche e ad azione sebo-equilibrante sono molto efficaci se combinate a trattamenti biostimolanti con l’alta frequenza che hanno il compito di disinfettare la cute e vascolarizzare i follicoli favorendo l’attività dei bulbi piliferi. Inoltre la laserterapia serve a  rinforzare i capelli stimolando l’attività del follicolo pilifero.

Nei Centri CRLAB il percorso di consulenza inizia con la rilevazione di alcuni valori misurabili e confrontabili nel tempo, tra cui il livello di sebo.
La Linea Seboregolatrice CRLAB è stata progettata e testata proprio per ristabilire la giusta produzione di sebo.

Capelli bianchi

in ambito tricologico con il passar dell’età in seguito al processo di incanutimento della chioma del cuoio capelluto (detto canizie) si assiste ad un imbiancamento dei capelli. I capelli diventano bianchi (canuti) in seguito ad un naturale processo biologico di invecchiamento dei melanociti, che sono le cellule deputate alla colorazione dei capelli.
Nella maggior parte delle persone i primi capelli bianchi spuntano intorno ai 35/40 anni nelle donne ed intorno ai 30/35 anni negli uomini.

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Prurito al cuoio capelluto

Prurito di diversa intensità sul cuoio capelluto è una sensazione percepita da molte persone di entrambi i sessi.
Il prurito è un problema del cuoio capelluto che spinge i pazienti affetti a grattarsi la cute e si associa spesso a dolore. Si riconoscono molteplici cause che possono determinare questa patologia che non occorre sottovalutare in quanto può indurre anche alla perdita e caduta dei capelli.

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Caduta dei Capelli Femminile

La caduta di capelli femminile è una forma comune di alopecia non cicatriziale, caratterizzata dalla perdita progressiva di capelli lungo le regioni frontali e la regione del vertice, risultando in un diradamento visibile. Diversamente dall’alopecia androgenetica maschile, la perdita dei capelli nelle aree affette è usualmente incompleta e la zona occipitale è in genere risparmiata.
L’esatto schema di perdita dei capelli varia da donna a donna. In alcune pazienti la zona maggiormente colpita è la zona frontale con un progressivo diradamento nella parte centrale dell’attaccatura dei capelli configurando una parte triangolare che viene detta ad albero di Natale. In altri casi vi è un diradamento centrale diffuso, con in genere conservazione della linea frontale. Più raro è lo schema che vede sia una perdita al vertice che una recessione fronto temporale (più simile all’alopecia androgenetica maschile).

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Struttura e chimica del cuoio capelluto

l cuoio capelluto essendo costituito da pelle (come tutte le altre zone del corpo) è soggetto a problemi quali alterazioni, anomalie, disturbi o malattie vere e proprie. Il compito del cuoio capelluto è quello di proteggere il cervello non solo attraverso la presenza dei capelli, ma anche attraverso la termoregolazione di tutta la testa, filtrando i raggi del sole ed impedendo l’eccessiva dispersione di calore in ambienti freddi.
Il cuoio capelluto è tenacemente adeso, con interposizione di scarsissimo tessuto connettivo, alla galea capitis, aponeurosi che riveste direttamente le ossa del cranio.

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Perdita capelli (Telogen Effluvio)

Il termine Telogen Effluvium fu introdotto per la prima volta da Kligman (*) nel 1961 per indicare una caduta dei capelli di origine benigna ed acuta che fa seguito ad uno stress che può essere di tipo diverso, intenso e breve. Successivamente Rebora (**) ha introdotto il concetto di Telogen Effluvio cronico.

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Cute secca o asteatosi

Prurito di diversa intensità sul cuoio capelluto è una sensazione percepita da molte persone di entrambi i sessi.
Il prurito è un problema del cuoio capelluto che spinge i pazienti affetti a grattarsi la cute e si associa spesso a dolore. Si riconoscono molteplici cause che possono determinare questa patologia che non occorre sottovalutare in quanto può indurre anche alla perdita e caduta dei capelli.

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