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Area scientifica

Collaborazione scientifica del prof. Marco Toscani e del dott. Pasquale Fino, Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Policlinico Umberto I – Università “Sapienza” di Roma.

In ambito tricologico con il passar dell’età in seguito al processo di incanutimento della chioma del cuoio capelluto (detto canizie) si assiste ad un imbiancamento dei capelli. I capelli diventano bianchi (canuti) in seguito ad un naturale processo biologico di invecchiamento dei melanociti, che sono le cellule deputate alla colorazione dei capelli.

Nella maggior parte delle persone i primi capelli bianchi spuntano intorno ai 35/40 anni nelle donne ed intorno ai 30/35 anni negli uomini.

Solo quando il processo di incanutimento inizia intorno ai 20/25 anni si può parlare di canizie precoce, o quando, pur iniziando alla giusta età, progredisce molto velocemente.

A molte persone che in seguito ad un forte shock psicologico subiscono una perdita di capelli, essi ricrescono bianchi. Stress e debilitazione fisica comportano problemi di capelli come indebolimento e minore resistenza. Alcune patologie tra cui l’anemia perniciosa e alcuni disturbi della tiroide inducono canizie anche in pazienti giovani.

Incanutimento dei capelli: come e perché i capelli diventano bianchi

La produzione dei pigmenti di melanina che danno colore alla corteccia dei capelli avviene all’interno dei follicoli piliferi soprattutto nella fase anagen. In questa fase infatti i granuli di pigmento prodotti dai melanociti vengono rilasciati alle cellule epidermiche del bulbo.

La eumelanina è responsabile dello spettro di colori più scuri che vanno dal castano chiaro al nero scuro, mentre la feomelanina comporta le sfumature più chiare che vanno dal biondo chiaro al rosso scuro. Nei capelli di colore scuro i granuli di melanina sono grossi e compatti, mentre nei capelli chiari essi risultano più piccoli e meno compatti. La capacità dell’essere umano di produrre pigmenti diminuisce con l’avanzare dell’età. Uomini e donne di norma arrivano ad avere capelli brizzolati intorno ai 50 anni di età.

Il completo incanutimento è causato dalla cessazione di attività dei melanociti delle unità pilari dei follicoli. Nella maggior parte delle persone si riscontra all’inizio sul cuoio capelluto l’effetto “brizzolato” caratterizzato dalla presenza di capelli pigmentati alternati a capelli depigmentati.

La canizie è il risultato finale del blocco della sintetizzazione della melanina con relativa depigmentazione dei capelli, che diventano bianchi. Nella maggioranza degli individui le cause che comportano l’imbiancamento dei capelli sono naturali, fisiologiche e genetiche. Per questo motivo non esistono cure che ridiano il colore perduto ai capelli bianchi. Esistono una serie di rimedi ed accortezze che aiutano a prevenire la canizie precoce ed ad attenuar l’insorgenza di capelli bianchi.
Fumo, alcol e molti farmaci favoriscono lo sviluppo di radicali liberi che attaccano e distruggono tutte le cellule dell’organismo, tra cui anche i melanociti.

Come ridurre o ritardare l’imbiancamento dei capelli: capelli forti e sani grazie a dieta equilibrata e vitamine

Una dieta equilibrata, varia e povera di grassi saturi, aiuta i capelli a restare sani, forti e lucenti, prevenire la loro caduta e ritardare o ridurre i processo di incanutimento. Un’alimentazione ricca di proteine e vitamine e minerali, è fondamentale per la salute dei capelli. In particolare, la cistina e la lisina, i due aminoacidi essenziali (detti essenziali in quanto il nostro organismo non riesce a sintetizzarli e produrli in modo autonomo) che compongono la cheratina, dipendono totalmente dalla dieta alimentare e quindi sono forniti attraverso gli alimenti ingeriti. Una sufficiente quantità di carne, pesce o fegato è importante non solo per rinforzare i capelli favorendone la ricrescita, ma anche per sostenere l’attività dei melanociti che producono i pigmenti colorati.

Tra le Vitamine le più importanti per i capelli sono: la Vitamina A (tuorlo d’uovo, pesci grassi, verdure a foglia verde e fegato) rinforza i capelli ed il cuoio capelluto e li protegge dai radicali liberi, garantendo una corretta salute, la Vitamina E (oli vegetali e cereali integrali) contrasta e combatte i radicali liberi, la Vitamina B2 (uova,latticini,broccoli e fagiolini) favorisce la secrezione sebacea e il ricambio cellulare, la Vitamina B4 (carne, cereali, patate, tuorlo d’uovo e pomodori) migliora l’attività dei follicoli piliferi ed infine la Vitamina B5 (uova, arachidi, funghi, fegato e broccoli) contribuisce alla robustezza del fusto del capello e accelera la crescita dei capelli.
Altrettanto importanti sono i minerali (oligoelementi) quali: il Ferro (carne rossa, spinaci e frutta) utile per fornire ossigeno alla cute ed al cuoio capelluto ed alla produzione dei pigmenti che bloccano l’insorgenza di capelli bianchi, il Rame (spinaci, crostacei e patate) collabora alla sintesi della melanina che colora i capelli e previene la canizie, il Magnesio (verdure e arachidi) facilita lo sviluppo di enzimi che agiscono sia nella produzione di melanina che nella ricrescita dei capelli, lo Zinco (carne e pesce) aiuta l’attività delle cellule germinative della matrice e la crescita dei capelli ed infine lo Zolfo (carni bianche, fegato e prosciutto) contrasta e migliora i capelli sottili e sfibrati.


Una dieta errata, diminuisce il diametro del bulbo dei capelli e la loro capacità rigenerativa, oltre ad agevolare e favorire l’insorgenza e la nascita di capelli bianchi e il processo di incanutimento. In conclusione, una dieta corretta ci aiuta ad avere una sana, folta e colorata chioma.

Alopecia androgenetica o Calvizie

L’alopecia androgenetica è il tipo di alopecia più frequente, colpisce la maggior parte della popolazione maschile di razza bianca , sia pure con gravità diversa. E’ meno frequente in altri gruppi etnici. Spesso è presenta una familiarità per calvizie, ma l’assenza di altri familiari affetti non esclude la diagnosi. Il quadro è caratterizzato dalla progressiva caduta dei capelli nella zona del vertice, del margine frontale anteriore e della zona temporale.

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Alopecia Post-Gravidanza

Durante la gravidanza il livello degli estrogeni è talmente alto che i capelli rimangono in fase anagen (di crescita) più a lungo del normale. Infatti i capelli appaiono più forti e più belli del solito.
Con il parto, il crollo degli estrogeni porta repentinamente moltissimi capelli in fase di caduta (telogen): ecco quindi che i capelli cadono in abbondanza.
La caduta in questione è nella quasi totalità dei casi un effluvio, cioè appunto una caduta intensa e temporanea, completamente reversibile spontaneamente dopo qualche mese.

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Dolore al cuoio capelluto

Dolore ed irritazione al cuoio capelluto (o tricodinia) sono situazioni patologiche percepite sia da donne (in percentuale maggiore) che da uomini (in percentuale minore). Il dolore, spontaneo oppure provocato dal trattamento, sentito sul cuoio capelluto, in particolare in corrispondenza della radice dei capelli, può essere più o meno intenso, alternarsi a periodi di scomparsa, associarsi a bruciore, formicolio o prurito.
Di solito, questa particolare problema del cuoio capelluto non risulta avere una sicura collocazione ed aumenta quando si toccano i capelli o ci si pettina. Spesso la tricodinia si associa a caduta o perdita di capelli. Infatti si riscontra una correlazione fra telogen effluvio e tricodinia e fra l’alopecia seborroica e la sensazione costante di dolore o irritazione al cuoio capelluto.

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Perdita capelli precoce

Studi recenti hanno dimostrato che circa un ragazzo su cinque con il passar degli anni tende a perdere i capelli precocemente.
Tale problema non colpisce solo i ragazzi ma anche le ragazze.

Nella maggior parte dei casi si tratta di alopecia androgenetica, quindi di tipo genetico-ereditaria. Però occorre ricordare che di sovente fattori di origine psicologica come l’ansia da prestazione, i traumi e le tensioni emotive, la fanno da padrone diventando così fonte e causa di alopecia da stress.

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Capelli sfibrati

I capelli sfibrati sono capelli che appaiono opachi e privi di luminosità. Essi inoltre evidenziano un danneggiamento e deterioramento del fusto visibile macroscopicamente.
Le cause che portano al problema dello sfibramento dei capelli possono essere di origine endogena e di origine esogena.

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Iperseborrea

La iperseborrea o ipersecrezione di sebo non è altro che un problema del cuoio capelluto dovuto ad una eccessiva produzione di sebo causata dell’iperattività delle ghiandole sebacee. Sintomi immediati della iperseborrea sono il prurito ed il dolore al cuoio capelluto.

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