Area scientifica

Collaborazione scientifica del prof. Marco Toscani e del dott. Pasquale Fino, Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Policlinico Umberto I – Università “Sapienza” di Roma.

Origine genetica e struttura dei capelli fini

Fattori genetici influiscono e determinano il diametro dei capelli.

Il loro volume varia da persona a persona. Per questo motivo alcuni individui nascono con capelli fini, invece altri nascono con capelli spessi sin dalla nascita.

Il diametro dei capelli è un elemento molto importante. Esso oltre che a caratterizzare il loro aspetto ci da informazioni anche sul loro stato di salute. I capelli fini sono meno belli, meno vitali, meno robusti e più vulnerabili di quelli spessi, per cui essi sono maggiormente aggrediti da agenti esterni ed interni.

I capelli sono formati da tre strati detti (dal più interno al più esterno) midollo, corteccia e cuticola. Lo spessore e la forma del capello dipende dalla corteccia. Nella corteccia la cheratina si accumula in quantità maggiori. Nei capelli fini la corteccia risulta sottile e di dimensioni inferiori alla norma. Una corteccia sottile rende il capello meno compatto e debole, per cui esso tende più facilmente a rovinarsi ed a rompersi.

I capelli possono diventare fini non solo per motivi di origine genetica ma anche per molte altre cause e per vari problemi, rispetto ai quali si può intervenire con trattamenti mirati.

Perché i capelli possono diventare fini?

I trattamenti estetici per i capelli di tipo aggressivo agiscono soprattutto a livello della cuticola (lo strato esterno dei capelli), fino ad assottigliarla o consumarla del tutto (tinture, permanenti, stirature, ossigenazioni, spazzolature troppo intense, aggressive o prolungate, piastre aggressive e roventi, phon troppo caldo e ravvicinato), e possono arrivare a causare addirittura la caduta dei capelli.

La chemioterapia finisce con il bloccare l’attività e la funzione della papilla dermica ed il processo di proliferazione cellulare per cui i capelli che non cadono riducono il loro volume, si assottigliano e si indeboliscono.
L’assunzione di farmaci per malattie di tipo autoimmune riduce la proliferazione cellulare che conferisce consistenza e corposità al capello, ma può anche impedire il corretto processo di espulsione delle tossine dalla cute. In entrambi i casi i capelli finiscono col crescere fini.

Gli agenti atmosferici esterni finiscono con il danneggiare l’equilibrio idro-lipidico della cute e rovinare la cuticola dei capelli rendendoli fini e secchi (eccesso di esposizione ai raggi solari, smog ed inquinamento, esposizione all’acqua salate del mare, esposizione all’acqua di piscina piena di cloro).
Stress o tensioni psico-fisiche possono portare sia ad una eccessiva produzione di sebo (che comporta un ingrassamento dei capelli), sia ad una produzione di tossine che ostacolano ed indeboliscono il processo di formazione del capello.
Inoltre i capelli fini sono sensibili all’elettricità statica che li rende disordinati, scomposti e difficili da pettinare.
I capelli sfibrati e le doppie punte si sviluppano più facilmente in persone con i capelli fini piuttosto che con i capelli spessi. Quando i capelli crescono fini non per motivi di origine genetica, ma per problemi di salute inerenti la cute dei capelli o dell’apparato pilo-sebaceo, la perdita di capelli può essere una conseguenza e un segnale di altri problemi. Anche se non cadono, i capelli fini appaiono visivamente pochi e diradamento.

Raggi infrarossi, trattamenti laser e trattamenti biostimolanti sono utilizzati per restituire volume ai capelli fini. Queste metodiche hanno come fine la disinfezione e la vascolarizzare del cuoio capelluto. La loro azione permette di aiutare e favorire la circolazione sanguigna deputata a nutrire i capelli. Utilizzare prodotti ristrutturanti di ottima qualità, a base di cheratina, permette di ispessire e rinforzare i capelli fini.

Dolore al cuoio capelluto

Dolore ed irritazione al cuoio capelluto (o tricodinia) sono situazioni patologiche percepite sia da donne (in percentuale maggiore) che da uomini (in percentuale minore). Il dolore, spontaneo oppure provocato dal trattamento, sentito sul cuoio capelluto, in particolare in corrispondenza della radice dei capelli, può essere più o meno intenso, alternarsi a periodi di scomparsa, associarsi a bruciore, formicolio o prurito.
Di solito, questa particolare problema del cuoio capelluto non risulta avere una sicura collocazione ed aumenta quando si toccano i capelli o ci si pettina. Spesso la tricodinia si associa a caduta o perdita di capelli. Infatti si riscontra una correlazione fra telogen effluvio e tricodinia e fra l’alopecia seborroica e la sensazione costante di dolore o irritazione al cuoio capelluto.

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PRPHT: ultima frontiera contro la caduta

L’acronimo PRPHT sta per “Platelet Rich Plasma Hair Therapy”. Si tratta di una tecnica medica curativa che rientra nel campo della “medicina rigenerativa” che si fonda sul principio secondo il quale le cellule staminali che è stato dimostrato essere presenti nel bulbo del capello sono dotate di recettori per i fattori di crescita.
Il concentrato di piastrine ricco di fattori di crescita viene iniettato con aghi sottilissimi nel cuoio capelluto e poi si procede ad un massaggio che ne favorisca la distribuzione.

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Iperseborrea

La iperseborrea o ipersecrezione di sebo non è altro che un problema del cuoio capelluto dovuto ad una eccessiva produzione di sebo causata dell’iperattività delle ghiandole sebacee. Sintomi immediati della iperseborrea sono il prurito ed il dolore al cuoio capelluto.

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Alopecia Seborroica

L’alopecia seborroica è una caduta di capelli precoce che colpisce in genere gli uomini in età giovanile (esordio tra i 20 e i 30 anni), interessa principalmente la regione frontale e il vertice.
La causa, come dice il nome, è legata ad un’eccessiva produzione di sebo che provoca o velocizza la caduta dei capelli.
I sintomi che accompagnano l’alopecia seborroica sono il prurito, il dolore al cuoio capelluto, forfora grassa che si desquama.

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Caduta capelli: manifestazione, cause e prevenzione

Un ricambio di capigliatura è considerato fisiologicamente normale quando la caduta di capelli si limita a circa cento capelli al giorno. Durante la vita, i capelli crescono, cadono e ricrescono circa venti volte. Ogni ciclo, soprattutto nel genere femminile, può durare fino a sei anni e se si riscontra una caduta di capelli entro queste tempistiche, essa è da considerarsi assolutamente fisiologica

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Perdita capelli (Telogen Effluvio)

Il termine Telogen Effluvium fu introdotto per la prima volta da Kligman (*) nel 1961 per indicare una caduta dei capelli di origine benigna ed acuta che fa seguito ad uno stress che può essere di tipo diverso, intenso e breve. Successivamente Rebora (**) ha introdotto il concetto di Telogen Effluvio cronico.

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