capelli grassi appaiono sporchi, unti, oleosi, lucidi e spesso hanno un odore sgradevole.
Spesso i soggetti che hanno capelli grassi presentano altre aree della pelle (naso, fronte, mento) molto grasse (detta cute “seborroica”).
Fattori genetici influiscono e determinano il diametro dei capelli.
Il loro volume varia da persona a persona. Per questo motivo alcuni individui nascono con capelli fini, invece altri nascono con capelli spessi sin dalla nascita.
Il diametro dei capelli è un elemento molto importante. Esso oltre che a caratterizzare il loro aspetto ci da informazioni anche sul loro stato di salute. I capelli fini sono meno belli, meno vitali, meno robusti e più vulnerabili di quelli spessi, per cui essi sono maggiormente aggrediti da agenti esterni ed interni.
Le alterazioni del fusto dei capelli comportano un deterioramento di questi con comparsa di capelli rovinati o danneggiati.
Nel capello sano la cuticola è integra, con squame adese. Il capello con presenza di punte integre appare lucido, elastico e si pettina con facilità.
La cura e la chirurgia della calvizie sono legate al grado di perdita dei capelli, al tipo di situazione locale dell’area donatrice, alle aspettative del paziente. Non esiste quindi una terapia chirurgica che possa essere valida per tutte le situazioni.
Due sono le tecniche più all’avanguardia oggi a nostra disposizione: la F.U.T. e la F.U.E.
L’autotrapianto F.U.T. (Follicular Unit Transplantation) si avvale del prelievo di una striscia di cuoio capelluto asportata dalla regione occipitale, area donatrice ideale perché non soggetta alle influenze ormonali che favoriscono la caduta dei capelli.
Il ciclo di vita e la conseguente crescita del capello avviene alla velocità di 1-1,5 cm al mese. Il capello è un elemento vivente che segue un ciclo pilifero della durata media di 2-6 anni. Nell’uomo, al contrario degli altri mammiferi che sono sottoposti ad una muta periodica, questa evoluzione ciclica non è sincrona (quindi ogni capello è indipendente dagli altri). Una perdita fisiologica di capelli fino ad un massimo di cento al giorno è da considerarsi normale. I capelli crescono ciclicamente seguendo tre fasi: una fase di crescita chiamata anagen, una fase di regressione detta catagen ed infine un periodo di riposo detto telogen.
La caduta di capelli femminile è una forma comune di alopecia non cicatriziale, caratterizzata dalla perdita progressiva di capelli lungo le regioni frontali e la regione del vertice, risultando in un diradamento visibile. Diversamente dall’alopecia androgenetica maschile, la perdita dei capelli nelle aree affette è usualmente incompleta e la zona occipitale è in genere risparmiata.
L’esatto schema di perdita dei capelli varia da donna a donna. In alcune pazienti la zona maggiormente colpita è la zona frontale con un progressivo diradamento nella parte centrale dell’attaccatura dei capelli configurando una parte triangolare che viene detta ad albero di Natale. In altri casi vi è un diradamento centrale diffuso, con in genere conservazione della linea frontale. Più raro è lo schema che vede sia una perdita al vertice che una recessione fronto temporale (più simile all’alopecia androgenetica maschile).
In ambito tricologico con il passar dell’età in seguito al processo di incanutimento della chioma del cuoio capelluto (detto canizie) si assiste ad un imbiancamento dei capelli. I capelli diventano bianchi (canuti) in seguito ad un naturale processo biologico di invecchiamento dei melanociti, che sono le cellule deputate alla colorazione dei capelli.
Nella maggior parte delle persone i primi capelli bianchi spuntano intorno ai 35/40 anni nelle donne ed intorno ai 30/35 anni negli uomini.
Con il termine di Telogen Defluvium intendiamo una caduta modesta di capelli in fase telogen, non eccessiva, ma che tende ad essere spesso irreversibile, con le caratteristiche che sono proprie del capello in fase di decadimento o di involuzione. I capelli che cadono sono per lo più corti e fini, con bulbi poco sviluppati e di dimensioni ridotte.
Un ricambio di capigliatura è considerato fisiologicamente normale quando la caduta di capelli si limita a circa cento capelli al giorno. Durante la vita, i capelli crescono, cadono e ricrescono circa venti volte. Ogni ciclo, soprattutto nel genere femminile, può durare fino a sei anni e se si riscontra una caduta di capelli entro queste tempistiche, essa è da considerarsi assolutamente fisiologica