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Raggi UV e caduta capelli

Estate, caldo, vacanze e lunghe giornate al mare. Sotto il sole la pelle va protetta, si sa, ma i capelli? È vero che il sole può aumentarne o favorirne la perdita?

Chiariamo subito che una esposizione accorta e moderata ai raggi UV non comporta in genere nessun rischio di caduta, come del resto non provoca danni epidermici a patto che non si prolunghi troppo la permanenza al sole e si utilizzino sempre i filtri protettivi.

Sui capelli andrebbero quindi applicati oli, sieri e prodotti di qualità in grado di mantenere il fusto morbido e idratato anche sotto il sole, per evitare che si secchi troppo e si spezzi.

Ciò che invece può rappresentare un potenziale pericolo per la salute della cute – e quindi di conseguenza provocare un aumento della caduta dei capelli – è sottoporsi eccessivamente ai raggi ultravioletti, poiché essi sono dannosi per la cute quanto lo sono per la pelle: esporsi senza protezione e per tempi eccessivi danneggia i bulbi, può provocare scottatture e nel tempo può favorire l’invecchiamento precoce della cute, oltre che l’insorgere di alcune patologie. Tenendo inoltre conto del fatto che la testa è la parte del corpo maggiormente esposta al sole durante tutto l’anno, vien da sé che anche il cuoio capelluto meriti la stessa attenzione e protezione che si dà alla propria pelle.

Nessun allarmismo e nessun pericolo di caduta capelli dunque, a patto che la cute (e il fusto) vengano protetti dal sole con prodotti dotati di filtro solare, oppure coperti con cappelli e foulard durante l’esposizione diretta, soprattutto se si rimane al sole a lungo.